BARLETTA | Giornata mondiale ONU contro la droga Il 26 giugno è la "Giornata mondiale contro la droga" indetta dall'Onu. Per l'occasione, la Federazione italiana Comunità Terapeutiche (Fict) e l'Istituto di Ricerca e Formazione " Progetto Uomo" propongono un convegno internazionale dal titolo Prendersi cura dell'altro. La tossicodipendenza tra esperienza e morale, che si tiene a Roma il 23 ed il 24 giugno. In Italia, la Giornata mondiale sulla droga è stata anche scelta dal Governo per presentare la propria proposta di revisione legislativa sul consumo di stupefacenti. Il progetto di revisione legislativa, fortemente voluto da Alleanza Nazionale e dal suo presidente Fini, richiama alla mente l'impostazione della legge varata il 26 giugno di 13 anni fa, la nota "Iervolino-Vassalli" che aveva introdotto il concetto di "dose media giornaliera". Lo ha ricordato l'associazione Fuoriluogo che ha messo in rilievo come quale conseguenza della "Iervolino-Vassalli" vi fossero stati una valanga di arresti ed incarcerazioni che avevano portato al referendum del '93 in cui venne abrogata questa impostazione rigida ed eccessivamente coercitiva della norma. Le intenzioni del Governo sembrano quindi quelle di ritornare alla politica della "dose media giornaliera" o "dose massima consentita" introducendo un'altra volta l'automatismo del carcere per i trasgressori, al contrario di misure deflative, come la depenalizzazione per l'uso personale, che -sempre secondo Fuoriluogo- parrebbero opportune vista la situazione intollerabile delle carceri e l'evidente finalità non rieducativa della pena irrogata. Intanto la Cooperativa Magliana 80, che opera nella zona di Roma, lancia l'allarme: il consumo di droghe nei campi rom sarebbe in continuo aumento. Lo fa in un dossier recentemente reso pubblico nel quale tra l'altro si denuncia come sia in continua espansione la preoccupante abitudine ormai diffusa tra i giovanissimi rom, dai 4 anni in su, di sniffare colla e benzina. Questa pratica estremamente dannosa, soprattutto durante la fase della crescita, è stata "importata" da Paesi dove persistono sacche estreme di povertà quali la Romania, la Bosnia, la Bulgaria, e dai quali molte famiglie rom provengono. Ed infatti la colla è tristemente nota come "la droga dei poveri". Fonte: http://www.unimondo.org/ Intervista a Ruggiero Mascolo -- Pres. ONLUS -- Barletta e alla dott.ssa Barbara Fortunato - Tesoriere